Affrontare il cambio di stagione

 

Esiste un modo elegante per affrontare il cambio di stagione? Me lo sto chiedendo da quando a Roma sembra arrivata l’estate, il sole comincia a bruciare e i turisti si aggirano per le vie del centro con magliette a maniche corte, pantaloncini kaki, calzini di spugna al polpaccio e rigorosamente bianchi, cappellini da baseball sbiaditi (e non è la rappresentazione di un cliché, li ho visti con i miei occhi ieri, a decine, per via del Corso).

Personalmente il cambio di stagione lo considero una maledizione. Svuotare gli armadi, fare la polvere, correre in lavanderia e mandare di continuo la lavatrice è estremamente faticoso. E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo (perdonate la citazione, ma oggi sono un po’ così). E così ho pensato a questo brevissimo galateo per affrontare la primavera ballerina 2011.

 

Pillole di Galateo. L’arrivo della primavera.

1. Evitate di lamentarvi con chiunque vi si presenti a tiro che “i cambi di stagione mi ammazzano”. Ammazzano tutti. Per questo sono “cambi”.

2. Concentrare il più possibile lo stress, l’agitazione e i vestiti sparsi per casa: meglio dedicare un weekend al cambio di stagione (ormai imminente, a patto che non vogliate continuare ad indossare fino a pasqua maglioni di lana e sciarpette) che rendere caotica la casa per settimane.

3. Arrendetevi: non potete farci niente. Il caldo arriverà e travolgerà l’Italia (e, ahimè, Roma) come tutti gli anni. Gli esperti, anzi, garantiscono che quest’anno sarà peggio. Sarà tutto molto più caldo, umido, sudato e faticoso.