(11) تعارف

Prima di sbirciare nel galateo altrui, bisognerebbe conoscere il proprio. L’educazione, infatti, aldilà delle semplici norme universali, subisce a seconda dello spazio (e del tempo) molti cambiamenti. Ricordo di una vacanza in Indonesia dove era segno di maleducazione non togliersi le scarpe una volta entrati in casa (immaginatevi se provassi a fare lo stesso a casa di amici in Italia), una in Germania dove baciarsi sulle guance era qualcosa di estremamente personale.

In ogni caso, mi è capitato sotto mano il ta’arof, un compendio delle norme iraniane che regolamentano i buoni rapporti fra persone. Una sorta di vademecum per tutti i giorni (e non solo). Le indicazioni sono delle più varie, ma la cosa che mi ha più colpito (e che avevo già scoperto in una puntata di NOtorious, lo show diseducativo di Tory Spelling in onda qualche anno fa su Mtv che ti fa capire come l’affetto non sia mai troppo e il cibo sia sempre in eccesso) è stato che gli iraniani, quando si trovano a contatto con un ospite, tendano ad offrirgli il più possibile (anche cose di cui non vorrebbero privarsi) e che l’ospite debba declinare tre volte l’offerta, fino a quando l’insistenza (o meno) dell’ospitante determinerà la soluzione. Una sorta di perverso giochino di offerta e rifiuti, dove vince (perde?) chi è più insistente.

Benché mi ricordi vagamente un lungo elenco di pranzi famigliari, ho pensato ad un altro esempio. Oggi. Casa mia. Invito un’amica. La porto in cucina, lei vede il mio nuovo paio di ballerine Repetto lilla vicino al frigorifero (è lì che lascio le scarpe, non giudicate).

  • Amica: “Chebelle!” (tutto attaccato, molte delle mie amiche sono stupide – e non è un caso che questo blog sia anonimo)
  • Io: “Prendile!”.
  • Amica: “Non potrei mai”.
  • Io: “Prendile!” (con sempre più terrore. Cavolo, sono nuove! Nessuno sarebbe così idiota da non accorgersi che sto recitando un copione. Neanche gli organizzatori della Coppa Volpi hanno criteri così labili per valutare gli attori.. E dire che lo ha vinto anche Sophia Loren).
  • Amica: “Dici davvero?”.
  • Io: “Prendile” (a voce più bassa, sperando che non mi abbia sentito).
  • Amica: “Allora, se insisti così, le prendo. Grazie, sono bellissime e sembrano anche nuove”.

A questo punto, ovviamente, sarei stata costretta a picchiare a sangue l’ospite, riprendermi le mie amate scarpe, nasconderle sotto al letto e altre cose del genere. E’ in momenti come questo che ringrazio d’essere italiana, di vivere in un paese d’incivili e cafoni cui è concesso tutto (soprattutto di non rispettare il Galateo che, ai tempi d’oggi e soprattutto di ieri 15 dicembre, a volte mi sembra decisamente trascurabile). In cui non ci sono obblighi da seguire come, ad esempio, offrire tre volte ad un ospite qualsiasi cosa, perfino la cosa che preferiamo.

Dopo questo breve siparietto ho capito perché ho intrapreso questo faticoso cammino che dovrebbe spingermi a:

  1. Essere meno legata alle mie cose materiali (se offri tutto, non devi tenere a niente o.. devi temere tutti)
  2. Essere più gentile con il prossimo.
  3. Sforzarmi di essere migliore e di lasciare alle spalle quella me cinica, acida, ironica, aggressiva, ecc. ecc.

Forse più che un blog dove racconto le avventure di una persona educata (che prova ad essere educata in un mondo di cafoni aggressivi) dovrei andare in analisi. Se non avessi già in mente un corso di cucina e di spagnolo per il prossimo anno, sarebbero degli ottimi buoni propositi. Eppure siamo solo al 16 dicembre, e io ho così tanta strada da fare e così tante norme di buona educazione (e di buon pensiero) da provare..

7 pensieri su “(11) تعارف

  1. Questo blog è assolutamente STUPENDO!!!!

    Altro che Enzo Miccio qui ci sono tutti i presupposti per un buon libro!! 🙂
    redigerò il mio vademecum di buoni consigli prendendo esempio dai tuoi post

    Auguri di buone feste! (sperando che non sia maleducazione augurare buone feste a qualcuno cui non si conosce!)

  2. Non e’ affatto maleducato, quindi molte grazie e auguri anche a te! Vediamo come va quest’avventura (per ora un bagno di sangue) e se mi vorrai seguire, te ne sarò grata 😉

  3. Con molto piacere! Una domanda: perchè hai messo dei numeri vicino al titolo? pensavo si riferissero alle puntate del post con lo stesso titolo (vedi i miei “Arredare il monolocale”).
    Comunque non sono la persona più indicata a darti consigli sul Bon Ton quindi mi limiterò a osservare e se mai ad immedesimarmi nelle situazioni pensando a quello che farei io al tuo posto! 🙂
    Quest’estate però ho fatto un corso su “come diventare stronza con il mondo” che ha funzionato, facendo per due mesi un lavoro stressante a contatto con colleghi ignoranti e ficcanaso! Se alla prossima dovessi aumentare questa qualità posso farti da referente in questo campo 😀

  4. Credo che mi fermerò al Galateo (casomai alla ricerca dell’eleganza), ma intanto vado a spulciarmi il tuo blog! I numeri erano per indicare il numero dei giorni di preparazione alla prova.. Che inizia domani 😉

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